"Patrick Ness esplora i temi della violenza, del potere e della caccia in una favola che reinventa la storia di Moby Dick".
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Recensione
Patrick Ness, che avevo tanto amato con il suo "Sette minuti dopo la mezzanotte" torna a sorprendermi con il suo ultimo romanzo E l'Oceano era il nostro cielo. Come ormai saprete, tendo a evitare i middle grade, troppo grande per essere in target e troppo giovane per tornare a apprezzarli, ma Patrick Ness ricade in una categoria a parte. I suoi romanzi vengono sì apprezzati da un pubblico giovane, ma credo che solo i suoi lettori più maturi riescano a cogliere pienamente tutte le sfumature della sua scrittura e i messaggi delle sue storie.
E l'Oceano era il nostro cielo prende chiaramente ispirazione dal classico Moby Dick che, purtroppo, è una delle mie grandi lacune quindi non sono riuscita a cogliere alcuni riferimenti. Oltre ad avermi emozionata però, Ness è riuscito a convincermi a recuperare al più presto questa lettura.
La protagonista della storia è una balena di nome Bathsheba giovane apprendista della capitana più temuta dei sette mari, Alexandra. Tra umani e balene è guerra e, giorno dopo giorno e massacro dopo massacro, questa si fa sempre più aspra. Bathsheba dopo aver perso la madre e aver ascoltato la profezia e gli ordini della nonna, non senza remore, si unisce alla caccia agli uomini. Nell'Oceano però si insidiano tanti pericoli, il più temibile dei quali è senza dubbio Toby Wick. Bathsheba è sempre più convinta si tratti solo di una leggenda, ma le balene, spinte dalle profezie, hanno una missione e sono determinate a porre fine a questo flagello.

Ho apprezzato tanto che Bathsheba si interroghi spesso su questioni riguardanti la morale, non si limita a seguire gli ordini e le profezie come le altre balene, ma cerca di capire se la battaglia che stanno tutti combattendo sia giusta, se questa guerra non li stia rendendo tutti dei mostri. Buoni, cattivi, certe volte la linea che li separa è troppo sottile.
Come abbiamo detto questa è una storia molto particolare che genera facilmente confusione nel lettore, quindi ritengo siano di grande aiuto le meravigliose illustrazioni di Rovina Cai che riescono a cogliere e rappresentare al meglio l'atmosfera del libro. Sfogliarlo è un piacere!
Come sempre dietro alla semplicità del suo stile fiabesco, Patrick Ness cela messaggi importanti e scene potenti raccontate con naturalezza che riescono però a lasciare alla fine della storia il lettore con il magone e un grande senso di angoscia. E l'Oceano era il nostro cielo si legge tutto in una volta e darà un significato e valore diverso al vostro viaggio giornaliero sui mezzi. Consigliatissimo!
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