Buongiorno lettori!
Oggi sono qui per parlarvi di Nowhere Girls di Amy Reed, edito Piemme (17,00 €)
Buongiorno
lettori!
Oggi
sono qui per parlarvi di Nowhere Girls
di Amy Reed, edito Piemme (17,00 €)
Voto:
❤ ❤ ❤ ❤ 1/2
Trama
Chi
sono le Nowhere girls? Sono tutte le ragazze, ma a cominciare sono in
tre. Tre ragazze speciali che danno vita a un club per combattere,
all'interno della loro scuola, e più in generale nella società, il
dilagare di una cultura misogina che sta alla base di un tipo di
relazione e di un pensiero: Grace Salter, la nuova in città che si è
trasferita a causa dei pregiudizi nei confronti della madre, un
pastore di vedute un po' troppo ampie per la sua precedente chiesa.
Rosina Suarez è gay, e punk. In una famiglia ultra-tradizionalista
di immigrati messicani non ha vita facile e la musica resta un sogno
mentre si prende cura dei molti cugini e fa la cameriera nel
ristorante dello zio. Erin Delillo è un asperger con due fissazioni:
Star Trek e la biologia marina. Per lei l'empatia è un concetto
incomprensibile e le relazioni con gli altri materia astrusa. Quando
Grace scopre che Lucy Moynihan, la ragazza che viveva nella sua casa
prima di lei, è dovuta praticamente scappare dopo aver accusato uno
dei ragazzi popolari della scuola di stupro di gruppo, si convince
che Lucy dovrebbe avere giustizia. Per ragioni diverse anche Rosina
ed Erin si sentono toccate dalla tragedia di Lucy e insieme decidono
di dare vita a un gruppo anonimo di ragazze per combattere il
sessismo nella scuola.
Le
Nowhere Girls, una moltitudine di voci diverse, dovranno superare la
paura e l’imbarazzo per confrontarsi con coraggiosa onestà e
opporsi alle minacce di chi si sente forte e non è disposto a
mettersi in discussione. Ma alla fine riusciranno in ciò che
sembrava impossibile: le cose possono cambiare e tutti hanno diritto
alla felicità. Senza compromessi. Senza discriminazioni.
Recensione
A dirla tutta inizialmente
è stata la cover ad attrarmi, poi hanno iniziato a uscire recensioni
entusiaste quindi non sono più riuscita a trattenermi, dovevo
leggere questo libro.
Purtroppo,
per quanto assurdo sia, nel 2018 il termine “femminismo” spaventa
e confonde ancora, perciò trovo sia giusto e necessario far arrivare ai ragazzi questo tipo di libri. Siamo sommersi da YA pieni di relazioni abusive e litigi inutili tra ragazze e non posso far a meno di apprezzare un romanzo coraggioso che decide di sottolineare quanto tutto questo sia sbagliato.
Quando
Grace, adolescente con problemi di peso e figlia di un pastore dalle idee un po' particolari,
si trasferisce nella nuova cittadina è spaesata e non conosce nessuno. Ad
accoglierla al loro tavolo saranno Rosina, una ragazza lesbica e
messicana con una famiglia molto conservatrice, e
Erin affetta dalla sindrome di asperger e che rigetta ogni tipo di
contatto. Grace, Rosina e Erin sono tre outsiders, ma sono stufe di sottostare alle regole del patriarcato.
I
muri della stanza che ora appartiene a Grace trasudano sofferenza.
Prima di Grace lì viveva Lucy che, dopo aver subito uno stupro di
gruppo e non essere stata creduta, è riuscita solo a scappare da quella tremenda cittadina che le ha voltato le spalle. Per le tre
protagoniste qualcosa deve cambiare, vogliono giustizia per Lucy e
vogliono porre fine al sessismo che dilaga nella loro città. Con una
semplice mail anonima le tre ragazze incitano tutte le ragazze della
scuola a unirsi per cambiare la situazione, per fare fonte comune e formare un gruppo: le
Nowhere Girls.
Ho
amato questo libro perché non si nasconde, non nega, è crudo e soprattutto realistico.
Anche una volta formato il gruppo queste ragazze non hanno grandi
soluzioni, un gruppetto di adolescenti non può cambiare in un colpo
solo la società. Alcune di loro sono lì per i motivi sbagliati,
altre non comprendono ancora pienamente il concetto di femminismo,
altre ancora sono solo spaventate, ma si sostengono a vincenda, ci provano
e questo è grandioso.
In
questo romanzo si parla di stupro e ammetto che quelle pagine mi hanno devastata e sono rimaste con me fino a questo momento.
Sono pagine forti, strazianti, e leggendole non penso sia possibile non provare
rabbia e frustrazione per una ragazza che è stata abbandonata e non
ha avuto giustizia. Ma non parlo solo di Lucy, perché è impossibile distinguere la finzione dalla realtà e ho provato rabbia per tutte le persone che là fuori subiscono violenze ogni giorno e non vengono ascoltate.
Le tre protagoniste mi sono entrate nel cuore fin dal principio perché sono ragazze comuni, arrabbiate, spaventate, con tanti problemi ma soprattutto tanto determinate. E non ci sono solo loro in questo romanzo perché ogni singolo personaggio femminile è riuscito a lasciarmi qualcosa, anche il personaggio femminile più controverso è riuscito a farsi comprendere.
Le tre protagoniste mi sono entrate nel cuore fin dal principio perché sono ragazze comuni, arrabbiate, spaventate, con tanti problemi ma soprattutto tanto determinate. E non ci sono solo loro in questo romanzo perché ogni singolo personaggio femminile è riuscito a lasciarmi qualcosa, anche il personaggio femminile più controverso è riuscito a farsi comprendere.
Ho inoltre apprezzato come in questo libro il cambiamento avvenga anche nei
ragazzi, non sono tanti ma ci sono. Sono ragazzi che non vogliono appartenere a quella categoria di "maschi alpha", smettono di passar sopra ai comportamenti disgustosi di alcuni compagni e si schierano con
le ragazze per il cambiamento.
In
un mondo che fatica ancora a cambiare è bello vedere
un libro coraggioso, che, si, tratta tematiche scottanti, ma che ci lascia
uno splendido messaggio di sorellanza e girl power.
Uno
dei libri più belli e importanti letti quest'anno e ovviamente consigliatissimo!
A presto!
Oh. Mio. Dio. Questo libro.
RispondiEliminaIn fondo non permettessimo dal punto di vista letterario, almeno secondo me, ma - Dio! - che messaggio.
Un libro di violenza e di speranza, di annientamento, ma anche di affermazione di sé e rinascita.
Bello, direi un must nella biblioteca di ogni lettore, a maggior ragione se lettrice.
Trovi la mia estatica recensione quiii ahah.
Un abbraccio, bellissima recensione!
Rainy